Efeso è una grande città ionica posto nell’altopiano dell’Anatolia, oggi essa è territorio della Turchia, questa città fu la terza città più importante del mondo antico dopo Roma e Alessandria d’Egitto, e quindi offre molte testimonianze interessanti riguardo a questo periodo storico.
Ad oggi è uno dei siti archeologici più importanti del Mar Mediterraneo, tra le maggiori rovine voglio sottolinearvi: il Teatro, il piccolo tempio di Adriano,la Biblioteca di Celso e i numerosi stabilimenti di bagni pubblici.
Efeso fu teatro del susseguirsi delle maggiori civiltà del mondo antico, da quella ellenica a quella romana, non mancarono nella storia della città le invasioni della popolazione araba che entrò in Anatolia intorno al V-VI secolo dc.
La città fu per un certo periodo abbandonata, e si sviluppò maggiormente la collina antistante chiamata Ayasuluk, qui gli ottomani costruirono moschee e la repubblica di Venezia e di Genova vi istituirono un loro consolato e una sede vescovile.
Come potete vedere da questi brevi accenni, la città di Efeso è un centro importante nella formazione e nello sviluppo dell’incontro di tutte quelle antiche civiltà di cui noi siamo il frutto. Visitare queste terre è una bellissima opportunità per poter incontrare di persona la forza di questi luoghi storici carichi di suggestioni legati alle nostre origini culturali, ed è un mezzo molto interessante per entrare più profondamente in contatto con la consapevolezza della nostra tradizione e quindi della fratellanza autentica e antica con le culture che ci circondano, e che sono veramente poco lontane da noi, perché il susseguirsi di fatti, d’incontri, di commerci per migliaia di anni ci hanno unito ai destini e alle vite dei popoli che si affacciano sul bacino del Mar Mediterraneo.
Quando verso la metà dell’ottocento cominciò la costruzione della ferrovia Istanbul-Baghdad con una stazione nella località di Ayasuluk cominciarono ad affiorare le prime rovine, e verso questo luogo si cominciarono a muovere i primi interesse sull’organizzazione di un sito archeologico che potesse riportare alla luce l’incontro della cultura greca con la cultura cristiana, dal ritrovamento delle rovine del tempio di Artemide fino alle ricostruzioni della storia del cristianesimo.
Queste terre furono luoghi che accolsero San Giovanni a cui Cristo affidò la madre e dove San Paolo visse predicò il suo apostolato, questi cenni sommari dovrebbero darvi sempre con maggiore chiarezza la forza della suggestione di una terra dove l’incontro tra Occidente e Oriente, in una fusione di continuità, ha contribuito allo sviluppo della nostra civiltà.